
"CUS FERRARA, VENT'ANNI DI CRESCITA"
Incontriamo sui green cussini, a pochi giorni dalle festività, Giorgio tosi, “storico” presidente del Centro Universitario Sportivo di Ferrara ed esperto golfista, e ne approfittiamo per scambiare con lui qualche parola sulla stagione appena terminata e, più in generale, su cosa il Centro Sportivo Universitario rappresenti nel panorama sportivo ferrarese.
Presidente Tosi, vent’ anni di golf a Ferrara. Cosa è cambiato in questo tempo?
Si, vent’ anni di golf al Cus ma, per la verità, frequento il centro sportivo di Ferrara ormai da trentacinque anni, dai tempi in cui ero un appassionato canottiere: posso dire, con un pizzico di orgoglio e con tanta soddisfazione, di avere vissuto praticamente tutta la storia del Cus Ferrara. Il golf nasceva vent’anni fa ed è un capitolo importante della nostra storia perché ha contribuito ad una incredibile rivalutazione del complesso sportivo del Centro universitario. Siamo passati da un campo di sole sei buche al successivo traguardo delle nove per arrivare allo stato attuale delle diciotto buche che si snodano su un percorso di oltre 36 ettari nel parco urbano di Ferrara. Una avventura, questa, cominciata quando questa disciplina veniva ancora guardata con un certo sospetto anche dalle amministrazioni locali ma, con la perseveranza e con la lungimiranza che è necessaria per ottenere certi risultati, abbiamo costruito una delle più importanti realtà sportive presenti sul territorio nazionale.
Quali sono le cose più importanti realizzate durante la sua presidenza?
Credo che la cosa più importante sia la crescita continua che siamo riusciti ad imprimere al Polo sportivo. Non solo. Abbiamo anche integrato la struttura con molteplici impianti e servizi che hanno portato il Cus ad incrementare il proprio bacino d’utenza rispondendo alle aspettative e alle continue richieste non solo degli studenti universitari.
Cosa ricorda, invece, dei tempi pionieristici del centro sportivo?Ricordo una società senza impianti, senza fondi, una segreteria in un seminterrato e qualche sussidio che perveniva dall’ Università. Personalmente ricordo l’inizio della mia carriera di canottiere con l’impianto costituito da un tettoia di lamiera, una barca concessa in prestito dalla canottieri Ferrara e l’assenza di pratici spogliatoi. Poi il Polo e’ progressivamente cresciuto, sono arrivati grandi risultati sportivi e gradualmente sono state realizzate tutte le strutture che si possono vedere oggi. Infatti, oggi disponiamo di un impianto costituito da nove palestre, quattro campi da tennis, quattro campi da calcio e da rugby, un campo da calcetto, una da beach volley, oltre naturalmente al campo da golf.
Parliamo del futuro, presidente. Quali sono i progetti che il Cus Ferrara ha in cantiere? I progetti sono da una parte sempre più numerosi e dall’altra sempre più impegnativi. In cantiere abbiamo la costruzione di un una piscina riservata ai soci che costituisce il naturale sviluppo e completamente dell’impianto e soprattutto la creazione di un parcheggio di quasi 400 posti situato in un’area adiacente all’ingresso: si tratta di una struttura di servizio assolutamente necessaria per consentire ai nostri sempre più numerosi utenti un più agevole accesso agli impianti.
Quale è stata la sua più grande soddisfazione in questi venti anni? E quale, se c’è, il cruccio più grande? La soddisfazione più importante e’ vedere il continuo impegno che il Cus riserva ai soci e a tutta la città e constatare che i grandi obiettivi di numeri e di risultati sono stati conseguiti. Basti pensare al numero di iscritti al campo da golf nel 2009: oltre 360, un vero record. Oggi il CUS è una realtà riconosciuta in maniera incondizionata da tutti. L’Università, l’Amministrazione Comunale, il CONI e il mondo sportivo ferrarese vedono il CUS come punto di riferimento per una importante attività di base che viene svolta a favore di tutti i tipi di utenza possibili, a partire dai giovani per terminare con l’ attività per la terza età che sta ottenendo un grande successo. Credo anche che la valenza sociale di quanto stiamo facendo non sia da sottovalutare: offrire alle famiglie di tanti giovani e giovanissimi lo strumento dello sport come contributo ad una crescita psicofisica equilibrata è sicuramente molto importante.
Presidente, non sfugga. Ci dica il cruccio: Se devo rammaricarmi di qualche cosa, sono dispiaciuto per non potere vivere da vicino tutte le esperienze e le vittorie degli atleti cussini.
Il Cus, dicevamo, è un centro di riferimento sportivo non solo per l’ Università ma per tutta la città. Cosa significa guidare un centro così importante?
Indubbiamente 5000 tesserati e consentire a oltre il 15% della popolazione degli studenti universitari ferraresi di svolgere attività sportiva a condizioni di gratuità o estremamente agevolate ha un indubbio peso. Essere il Presidente di una società come il Cus è un’attività non facile, significa gestire una struttura che ha le dimensioni e i problemi di una piccola/media impresa. La vera forza del CUS, vorrei ricordarlo, è sempre stata e rimane la forza del volontariato, a partire dagli accompagnatori, dai dirigenti di sezione, da tanti tecnici per finire ai vari dirigenti che mettono a disposizione la loro professionalità per fare crescere di anno in anno il centro.
Quali sono le linee di sviluppo?
Voglio essere sintetico: quantità e qualità, un connubio difficile ma non impossibile; la continua crescita del numero di soci deve essere accompagnata da una qualificazione sempre maggiore di tutti gli operatori delle nostre strutture. Puntiamo alla struttura ma anche ad un fattore umano di affidabilità ed eccellenza.
Sappiamo che lei è anche un golfista. Quanto tempo riesce a dedicare al golf? Quale è il suo handicap?Francamente definirmi golfista lo riterrei un pò azzardato. Purtroppo riesco a dedicare solo qualche ora alla settimana a questo meraviglioso sport che consiglio a tutti. Tuttavia riesco a mantenere un buon 23 di hcp! Permettetemi però di rivolgere i migliori auguri a tutti di buon Natale e felice anno nuovo in particolare ai nostri soci e agli sponsor che ogni anno ci assistono, con l’ invito, a chi ancora non ci conosce, di venire a trovarci: abbiamo sicuramente qualche cosa per tutti.
(articolo pubblicato su "Il Resto del Carlino" il 21 dicembre 2009)