giovedì 1 settembre 2011

AL CUS FERRARA GOLF VINCE LA SOLIDARIETA’

AL CUS FERRARA GOLF VINCE LA SOLIDARIETA’
Una giornata all’insegna della solidarietà quella andata in scena domenica scorsa sui green del Cus Ferrara con il trofeo ADO – Associazione Domiciliare Oncologica – che ha visto la partecipazione di 48 persone. Grande caldo certamente ma soprattutto grande entusiasmo da parte di tutti i partecipanti che hanno dato un importante contributo all’associazione portando a termine le diciotto buche. Una sfida resa ancora più interessante dal fatto l’ADO ha ultimamente fondato a Ferrara la "hospice - casa della solidarietà" con 12 posti letto per i malati terminali, struttura questa che vive interamente con i contributi dei cittadini e delle istituzioni. Ma raccontiamo anche l’aspetto agononistico presente domenica con i risultati che man mano che arrivavano in Club House offrivano un complessivo ottimo andamento della gara: punteggi davvero molto alti a dispetto del forte caldo che ha caratterizzato l’intera giornata. Cominciamo dai premi speciali con il successo nella categoria riservata ai giocatori non classificati di Antonio Centonzi con 38 e con la buona prestazione di Rita Bongiovanni nella categoria Lady, autrice di un buon 35. nella classifica Senior successo di Cesare Raimondi con 39 punti, un colpo in più di Mattia Panebianco, arrivato secondo in terza categoria dietro al bravo Roberto Magistris che ha fatto il vuoto firmando uno score di 46 punti. In seconda categoria Marco Mutto con 40 nulla ha potuto nei confronti di Alessandro Bolognesi con 42 mentre in prima Roberto Turchetti con 38 è arrivato a un passo dal gradino più alto del podio conquistato da Stefano Bergamasco con l’ottimo punteggio di 40 punti. Una giornata, quella di domenica scorsa, che ha saputo conciliare al meglio l’aspetto agonistico di questo sport con un fine benefico: il golf, ancora una volta, è stato foriero di solidarietà.
Filippo Maggi

giovedì 25 agosto 2011

QUANDO IL GOLF E’ DIVERTIMENTO PURO

QUANDO IL GOLF E’ DIVERTIMENTO PURO
Anche quest’anno, la Louisiana di Ferragosto andata in scena sui green del Cus Ferrara, è stata l’occasione ideale per gli oltre settanta giocatori che vi hanno preso parte e per le centoquattro persone che invece hanno deciso “solamente” di gustarsi l’ottimo pranzo a base di carne ai ferri, “improvvisato” a fine gara, di rivedersi dopo le vacanze o per chi le ferie doveva ancora farle, di salutarsi per darsi appuntamento a settembre. Questo torneo, bello anche perché ideato e organizzato quasi interamente dai soci del circolo, ha messo da parte per una settimana l’agonismo anche intenso che caratterizza i normali trofei del calendario gare stagionale per mettere in risalto l’aspetto più ludico e forse più divertente di questo sport; colpi di sfortuna, giornate negative dal punto di vista dei risultati, tiri sbagliati, sono passati in secondo piano per fare posto al divertimento puro e al piacere di camminare in compagnia per oltre sei chilometri immersi nella natura. Tutto questo però non deve far sottovalutare i risultati che le migliori coppie hanno portato in Club House, score di tutto rispetto a dispetto del forte caldo che ha reso il gioco sicuramente più impegnativo. Cominciamo dai premi speciali con il successo nella classifica “mista” di Michele Rimessi e di Maria Cristina Bignardi con il punteggio di 47 punti, un colpo in meno della coppia formata da Ennio Zampini e Daniele Callegari, giunta terza alle spalle di Vinicio Menini e Cristiano Guandalini, autori di un ottimo 49. Sul gradino più alto del podio si è piazzata la coppia composta da Sergio Priani e Roberto Magistris con il fantastico punteggio di 50 punti, ben quattordici sotto il par mentre la classifica lorda è andata a Nardo Pagani ed Edoardo Maini con il punteggio di uno sopra il par del campo. Domenica prossima è in programma il trofeo ADO - Assistenza Domiciliare Oncologica – il cui ricavato sarà devoluto in beneficienza. Un motivo in più per partecipare.

Filippo Maggi

giovedì 11 agosto 2011

INTERVISTA A CRISTIANO TERRAGNI

Incontro Cristiano Terragni, campione italiano nella categoria pulcini e ragazzi, finalista al campionato nazionale cadetti, vincitore di numerosi trofei giovanili nazionali e di gare ufficiali e patrocinate ma soprattutto fresco (e inatteso) dominatore del Feudo di Asti Golf. Dal 2011 infatti Cristiano è alle prese con le sue prime gare dal professionista nel circuito dell’Alps Tour.

Allora Cristiano, cominciamo proprio dall’ultimo grande successo, un po’ inaspettato, ottenuto circa un mese fa, ad Asti, nella tua regione, fra il tuo pubblico.

È stata un’esperienza straordinaria, ho giocato un ottimo golf e ci ho creduto fino in fondo. Non pensavo assolutamente di vincere una gara quest’ anno, però all'inizio del terzo giro ci speravo. Dopo 9 buche quando ho visto dal leaderboard che ero primo, mi sono detto :"non cambiare nulla, continua cosi". Questa vittoria mi ha dato moltissima fiducia, adesso affronterò i prossimi tornei con ancora più entusiasmo e consapevolezza nei miei mezzi.

Cosa hai pensato quando hai giocato il tee shot alla buca 18 dell’ ultimo giorno sapendo che non c’era praticamente alternativa al birdie?

E’ vero, dovevo assolutamente fare birdie poi quando è entrato il putt ho urlato per scaricare tutta la rabbia che avevo in corpo. Ogni tanto nella mia testa immaginavo di imbucare un putt per vincere un torneo, ma dal vivo è proprio un'altra cosa!

Quanto è stata importante per te l’esperienza fatta in nazionale?

È stata davvero importante. Ricordo quegli anni davvero con piacere, dai corsi con i miei compagni di squadra ai tornei importanti giocati all’estero. Ho avuto infatti la possibilità di conoscere giocatori di altri paesi e di confrontarmi con loro. Insomma, è stata un’esperienza straordinaria che mi ha consentito di partire avvantaggiato rispetto agli altri ragazzi passati come me al professionismo. Ho fatto parte della nazionale dilettanti dal giugno 2005 a novembre 2010, ho partecipato a 5 europei a squadre (4 under 18 e uno assoluto), ho giocato 2 volte l'Orange Bowl (arrivando 8° nel 2007), uno Young Master nel 2006 arrivando 5° e lo Junior Open nel 2006 arrivando 4° e…

Cristiano dovrei farti ancora qualche domanda…

Ho giocato molte gare in tutta Europa, in particolare in Gran Bretagna, Francia e Spagna. Ho ottenuto dei buoni risultati al British Boys nel 2007 (semifinalista) e nel 2008 (quarti di finale) e un 8° agli europei individuali nel 2008.

Come è stato il passaggio al professionismo? Hai avuto particolari difficoltà?

Passare professionista ha cambiato molto il mio approccio mentale alla gara. Faccio un esempio: da dilettante se sbagli un giro e fai 74 non è un grosso problema, perchè c’è sempre possibilità di recuperare con altri buoni score mentre nelle gare tra i professionisti ogni colpo diventa fondamentale, i tagli delle gare sono quasi sempre sotto par, e soprattutto si gioca in un tour di 20 gare. Bisogna quindi restare concentrati su ogni colpo.

Per nulla semplice la cosa.

Assolutamente. Tutto questo però è stimolante e sicuramente non fa che migliorare il proprio gioco e soprattutto l'atteggiamento.

Ti senti in dovere di ringraziare qualcuno?

Devo ringraziare molto Roberto Bolognesi, il mio primo maestro che mi ha allenato per sette anni e che mi ha permesso di ottenere ottimi risultati da dilettante, Alberto Binaghi che mi ha seguito per due anni e Giovanni Gaudioso, il mio attuale maestro, il quale è riuscito a migliorarmi molto lo swing e il gioco corto. Poi anche il mio preparatore atletico Gabriele Boldini, un grande professionista. Un ringraziamento spetta sicuramente alla federazione che ha investito e continua a investire molto su di me e soprattutto ai miei genitori che nei momenti più difficili mi hanno sempre incoraggiato e hanno fatto tantissimi sacrifici per me.

Molti ragazzi della tua età o anche più giovani sognano un domani di passare professionisti e perché no di conquistare la “carta” per giocare tornei importanti da professionisti. Ecco, cosa consigli loro?

La vita del professionista non è facile, bisogna fare molti sacrifici e rinunce, curare tutti i dettagli, metterci molto passione e non mollare mai. La chiave per avere successo sta tutta in queste parole.

Se un ragazzo di vent’anni durante il giorno studia, un giovane professionista come te cosa fa esattamente? Raccontaci la giornata tipo di un giovane professionista.

Lontano dalle gare mi alleno sei volte alla settimana e cinque volte in palestra; in inverno gioco a golf dalle 9 del mattino fino alle 16:30 e dalle 17 alle 20 vado in palestra mentre in estate faccio palestra la mattina fino a mezzogiorno e poi gioco a golf tutto il pomeriggio. La sera, a casa, confesso di essere distrutto!

Hai particolari obiettivi per quest’anno?

L'obiettivo, all’inizio della stagione, era quello di mantenere la carta dell'Alps Tour (quindi di rimanere nei primi 50 del ranking) ma dopo la vittoria ad Asti gli obiettivi sono cambiati, al momento sono ottavo nella classifica generale e se dovessi rientrare nei primi sei essere ed sesto entro fine agosto salterei lo stage 1 della qualifica per l'European Tour. Inoltre se finissi nei primi cinque a fine anno avrei una categoria per il Challenge Tour, ma in tutta onestà il mio obiettivo è quello di mantenere un gioco costante e di passare molti tagli. Il tutto senza grosse aspettative.

Una curiosità, Cristiano: c’è mai stato un momento, magari dopo un giro andato storto, in cui hai detto: “Basta mollo tutto e non gioco più”?

Non ho mai pensato di mollare perché il golf per me è tutto. Certo, ci sono stati momenti molti difficili dove mi sentivo triste, scoraggiato ma poi ho reagito e ho continuato ad allenarmi come sempre, convinto che solo la pratica, la fatica, la costanza e i sacrifici costituiscono la strada giusta per avere successo. Nel golf e nella vita.

Filippo Maggi

SAPETE CHI E’ LO SPORTIVO PIU’ PAGATO DELLA NUOVA ZELANDA?


SAPETE CHI E’ LO SPORTIVO PIU’ PAGATO DELLA NUOVA ZELANDA?

Sapete chi è lo sportivo piu’ pagato della Nuova Zelanda?
Sono sicuro sia davvero difficile da indovinare. Non è un pilota di formula uno, né un rugbista, Né un golfista del Tour.
E’ il signor Steve Williams, che di mestiere fa il caddie.
Sissignori, proprio il caddy, ossia, come recita Wikipedia, “la persona incaricata di portare la sacca con le mazze di un giocatore, fornendogli inoltre consigli sulla strategia di gioco da seguire e supporto morale”.
Certo, non un semplice caddie. Williams dal 1999 fino a qualche giorno fa, è stato il caddie di Tiger Woods” e, dopo un lungo rapporto che ha travalicato la parte sportiva al punto di essere stato il suo testimone di nozze, ha da poco “divorziato” passando al servizio dell’australiano Adam Scott. Non senza consumare una “vendetta”, anche personale. Scott infatti, con il nuovo caddy ha vinto il Bridgestone Invitational, il torneo più importante della sua carriera sul percorso del Firestone Country Club. Una seconda giovinezza per entrambi. Per Scott, australiano di 41 anni che ha firmato sullo score un fantastico -17, il punteggio più basso dal 2005 su quel percorso e anche per Williams che a 43 anni, dopo 12 passati a fianco di Tiger, ha vinto per l’ottava volta al Firestone, e, mentre viene acclamato come un vincitore, il suo l’ex datore di lavoro, a cui non risparmia frecciate, chiude con un anonimo 37° posto.
Certo, uno pensera’: tanti soldi per un mestiere che, in fondo, comporta portare la sacca per 4 giorni (quando va bene), dare un po’ di sostegno al giocatore e, al massimo, dare le linee del put. Niente di piu’ sbagliato. Nel mondo professionistico un caddie è molto di piu’ e puo’ decidere le sorti, la fortuna (e le fortune!) del pro. Innanzitutto un buon caddie conosce il percorso da affrontare e le difficoltà che presenta, nonché quale siano le strategie migliori. Ma non solo. Il caddie, che di solito è un buon giocatore, è anche psicologo e deve riuscire a stabilire, con il proprio assistito, un feeling, un patto d’acciaio.
Nel golf professionistico ogni giocatore retribuisce i propri caddie con una percentuale sui premi vinti, che può raggiungere il 10%. Generalmente la somma è del 5% quando il giocatore supera il taglio, del 7% per un piazzamento tra i primi 10 e del 10% in caso di vittoria. Il caddie di solito riceve anche una somma fissa in quanto la vincita di premi da parte del giocatore non può essere ovviamente garantita.
Insomma, una vera e propria professione, tanto da essere riunita in Europa dalla European Tour Caddies Association, nata proprio per curare gli interessi dei suoi membri, i caddie dei pro del Tour europeo.
Una professione anche, che puo’ essere foriera di sviluppi. Tanto che alcuni dei piu’ grandi campioni di oggi sono stati ottimi caddie di ieri, tra cui il nostro grande Costantino Rocca.
Filippo Maggi


martedì 9 agosto 2011

UN BIRDIE PER LA VITA


UN BIRDIE PER LA VITA

Giornata tutta dedicata alla solidarieta’ quella di domenica scorsa al Cus Ferrara dove si e’ disputato il Trofeo “Un birdie per la vita”, gara del circuito organizzato dall’Associazione fondata dal campione Costantino Rocca. L'Associazione, che non ha fini di lucro, tramite le manifestazioni golfistiche raccoglie fondi che vengono portati direttamente a destinazione e ne verifica l’effettivo utilizzo a favore di persone bisognose.
I ferraresi (e non solo) hanno risposto in massa all’appello del grande Rocca il quale, solo qualche settimana fa, ha fatto visita al Cus per salutare il suo amico Gaetano Macciocchi, da sempre anima e cuore pulsante della struttura universitaria.
Risultati alti in tutte le categorie, anche nella prima dove Giovanni Veroni con 45 ha distanziato il bravo Andrea Maini che, forte della sua esperienza, ha firmato comunque un ottimo score di 39. Emanuele Govoni con 44 punti si e’ aggiudicata la seconda categoria davanti a Giuseppe Calandrino. Prima lady M. Cristina Bignardi con 38, primo senior Maurizio Nieri con 42 e primo non classificato Antonio Centonze con 34. Il driving contest, ossia il tiro che ha coperto piu’ distanza alla buca 11 è risultato quello del giovane Edoardo Maini (262 metri) e il nearest to the pin e’ stato vinto da Fabio Reggiani che alla buca 4 a piazzato la pallina con un solo colpo a 20 cm. La gara di putting green è stata vinta da Stefano Bergamini seguito da Filippo Fornasiero.
Prossimo appuntamento lunedi’ 15 con la Louisiana di Ferragosto. Iscrizioni in segreteria fino a giovedi’.
Filippo Maggi

(nella foto Costantino Rocca con Gaetano Macciocchi)

martedì 2 agosto 2011

IL TROFEO PODIO SPORT ARGENTI AL CUS FERRARA


IL TROFEO PODIO SPORT ARGENTI AL CUS FERRARA


Piu’ di cento giocatori provenienti anche da diversi circoli dell’Emilia-Romagna e dal Veneto si sono dati appuntamento domenica 31 luglio al Cus Ferrara Golf per il Trofeo “Podio Sport Argenti”, gara di circuito che si estende lungo tutto l’arco dell’anno con finale nazionale.
Alta la posta in palio: infatti, oltre ai premi di giornata, i vincitori delle tre categorie parteciperanno di diritto, grazie alla selezione ferrarese, alla finale nazionale che si svolgera’ presso il prestigioso Golf Clb Toscana il giorno 8 ottobre. Complice anche il campo in buone condizioni, con fairways che hanno facilitato i giocatori nei tiri lunghi, i risultati sono stati generalmente alti.
Il tenace Aldo Borgatti con 38 punti ha vinto la prima categoria, seguito da Massimo Campion con 36 punti. Il premio lordo è andato al giovane Giorgio Dotti con 28. In seconda categoria non ha avuto rivali Michele Rimessi con 44 che ha distanziato di 5 punti Vinicio Menini pur con un ottimo 39. La terza categoria e’ stata appannaggio di Andrea Marzolla con 49, lasciando sul gradino più basso Andrea Milani con 40. Prima Lady è risultata la brava Cristiana Carpani con 36, primo senior Gianni Tagliavini 38, primo nc Manuel Candini 27.

Filippo Maggi

martedì 19 luglio 2011

I TROFEO ESTENSE MARMI

I TROFEO ESTENSE MARMI



Domenica 17 luglio sui green del Cus Ferrara Golf si e’ disputato il I Trofeo Estense Marmi di Servidei Davide, gara sulla distanza delle diciotto buche con formula stableford.

62 i partecipanti che hanno sfidato la giornata afosa per aggiudicarsi i premi suddivisi nelle tre categorie. In prima categoria successo del giovane Giorgio Dotti con 40 punti, seguito da Ivo Dal Farra che ha registrato comunque un buon 37. Premio lordo per la brava Carla Cotelli con 31.

Un ottimo 43 ha permesso a Roberto Montorio di salire sul podio più alto della seconda categoria seguito da Giovanni Franchini con 37. Punteggi alti anche in terza, conquistata da Gianni Tagliavini con 43 davanti a Tiziano Tamasia del Golf Club La Marchesa di Mirandola con 41.

Miglior seniores Stefano Spisani di Fossadalbero, prima Lady Rosanella Ospitoni con 38

e successo nella categoria non classificati di Emanuele Govoni con 42.

Prossimo appuntamento sabato e domenica con il Trofeo Ristorante Le Querce, Louisiana a 2 giocatori con possibilita’ di giocare entrambi i giorni cambiando il compagno di gioco.