lunedì 20 aprile 2009

Intervista a Barberini, responsabile attivita' giovanile Federgolf Emilia Romagna

pubblicata sul "Carlino Golf" di sabato 18 aprile


Passata la stagione invernale, centinaia di ragazzi hanno ricominciato a perfezionare lo swing in campo pratica e a calpestare i fairways della nostra regione nelle prime gare dell’anno. Una attivita’ il più delle volte non lasciata al caso ma seguita e organizzata dallo staff tecnico del Comitato regionale della Federazione Italiana Golf e coordinata dal responsabile dell’attivita’ giovanile, Maurizio Barberini, che abbiamo incontrato in occasione della prima gara giovanile al golf club di Argenta.

Maurizio, perché diventare responsabile dell’attivita’ giovanile?
Ho sempre avuto una grande passione per lo sport in generale, prima come atleta e poi come dirigente di calcio e di sci, seguendo sempre il settore giovanile. Dal 2006 mi occupo del golf.
Quali sono state nel 2008 le attività rivolte ai ragazzi?
Lo scorso anno l’obiettivo principale è stato quello di coinvolgere le scuole a livello provinciale e regionale. Abbiamo predisposto un progetto specifico che ha trovato l’accoglienza entusiastica da parte della Dr.ssa Luppi e del Prof. Sassoli, entrambi dirigenti scolastici. La vera svolta è stata quella di inserire nei programmi curricolari scolastici il gioco del golf. Ciò ci consente di far conoscere il golf in maniera diversa a tantissimi ragazzi e quindi di trovare una nuova linfa. Inoltre, sto guardando con attenzione a un progetto che permette ai giocatori under 14 di giocare settimanalmente su percorsi sempre diversi.
Ma veniamo ai risultati… Attualmente abbiamo 4 Brevetti nazionali, che costituiscono l’eccellenza giovanile, 17 brevetti giovanili e ben 59 brevetti, molti dei quali giovanissimi.
Concentriamoci sugli obiettivi futuri. Cosa è in programma per il 2009?
L’obiettivo base è di incrementare di almeno del 10% il numero dei ragazzi attraverso l’istituzione in ogni circolo di un club dei giovani e l’organizzazione di tre corsi base rivolti a giocatori privi di handicap, anche under 12, in circoli diversi.
E per coloro che sono più esperti?
Sono previsti corsi avanzati in base all’ordine di merito dell’anno scorso. Organizzeremo poi specifici incontri per coloro che parteciperanno al VIII Campionato Italiano dell’Attivita’ Giovanile che si terrà, per la prima volta in un circolo della nostra macroregione, a Cervia. E’ una manifestazione fantastica che raggruppa 70 giocatori provenienti da tutta Italia
Quali sono i prossimi appuntamenti?
Terremo tre corsi a Modena, il primo il 18 aprile, poi il 9 maggio e il 22 giugno al golf club di Modena.
Il tuo cruccio più grande e la tua più importate soddisfazione?.
Crucci davvero non ne ho. Soddisfazioni tante, soprattutto quella di essere il referente dell’attivita’ giovanile di una grande macroregione e di poter lavorare a un progetto di medio termine che si sviluppa nell’arco di due o tre anni e che – sono sicuro - consentirà anche presto di raggiungere obiettivi importanti.
Me ne dica uno…
Vorrei che la nostra squadra arrivasse almeno terza nel Campionato italiano dell’attivita’ giovanile di Cervia.

martedì 14 aprile 2009

Carlino Golf

Ecco il mio prino articolo pubblicato sul "Carlino Golf" sabato 4 aprile 2009.

IL GOLF è «in». Giocano Obama e Del Piero, Biden (il vice di Barack) e l’amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni, gli ex campioni Van Basten e Lendl. Il golf è moda (nonostante la crisi), pubblicità, blasone, è matrimonio con arte, cultura e gastronomia delle terre che si visitano ma non solo. Innanzitutto perché giocare a golf significa entrare in un mondo di emozioni che seguono un preciso ordine: il bravo giocatore o il vero appassionato sanno cogliere la giusta sequenza tra tecnica e concentrazione, mix necessario, in parti variabili, per circa cinque ore, tanto quanto dura generalmente una gara. La sfida sta nel riuscire a sfruttare il percorso a proprio vantaggio, superando gli ostacoli naturali e ...mentali.
Il golf, infatti, offre la possibilità a chiunque di confrontarsi in primis con se stessi e poi con il percorso stesso; non è solo camminare nel verde, ma è una vera attività sportiva che richiede forte concentrazione, coinvolge una serie di muscoli e richiede, se praticata ad alti livelli, una non indifferente preparazione atletica.

SE I BENEFICI di una lunga camminata a passo sostenuto (in media quando si fa un percorso di 18 buche si cammina per 10 km) in mezzo al verde, sono risaputi, non bisogna però sottovalutare l’importanza del fattore concentrazione: spesso il gioco assorbe così tanto l’attenzione che la mente si libera. Così al beneficio fisico si aggiunge quello psichico. E se è vero che l’essenza di questo sport non è cambiata sin da quando le palline erano in guttaperca e i bastoni in legno, è altrettanto vero che ancora persiste il luogo comune di un tempo che considera il golf sport d’elite (alcuni lo considerano addirittura, e a torto, un semplice “gioco”). Niente di più sbagliato. Oggi, il golf, in moltissimi campi, è diventato accessibile a tutti. Iscriversi a un campo pratica con annesse qualche buca costa spesso meno che frequentare una palestra. Non solo. Grazie alla campagna di «Tesseramento libero» promossa dalla Federazione, è possibile ottenere la tessera federale, senza l’obbligo di iscriversi a un circolo, con soli 99 euro all’anno e imparare così i primi rudimenti di questo sport che può essere praticato a tutte le età. Per i giovani, per cui costituisce un forte aiuto nella formazione del carattere e dell’autocontrollo e per i meno giovani che possono mantenersi attivi e allo stesso tempo divertirsi