venerdì 26 giugno 2009

FESTA DELLO SPORT A CENTO
















Una grande festa dedicata allo sport e al volontariato si e' svolta venerdì 19 giugno al Palasport di Cento, organizzata da Fondazione e Cassa di Risparmio di Cento nell'ambito delle celebrazioni per il secolo e mezzo di vita di CariCento. Mille e duecento spettatori ed altre centinaia all'esterno hanno gremito il Palazzo dello sport di Cento,dove sul palcoscenico si sono alternati alla presentazione un grande Red Ronnie affiancato dalla splendida Chiara Buratti conduttrice di Sky. Bella la coreografia mentre sullo schermo gigante giravano i filmati sui protagonisti o le esibizioni dal parquet o dal palco. Perfettamente sintonizzati su tutto questo si sono rivelati i testimonial: dall'olimpionico Antonio Rossi non a caso nominato a Pechino portabandiera del nostro Paese, al campione del mondo di pugilato Alessandro Duran esempio di uno sport di sacrificio e di impegno; dagli ex calciatori Osvaldo Bagnoli e Franco Nanni (molto attivi nel volontariato) all'iridato Francesco Moser che è giunto a Cento nonostante il braccio ingessato per l'infortunio del giorno prima nella sua tenuta viticola (per lui una super torta perché festeggiava a Cento il compleanno). Anch'io ero tra gli invitati. nelle foto alcune immagini dell'intervista e della mia "piccola" esibizione di golf.

venerdì 5 giugno 2009

GOLF, UN IMPEGNO NEL VERDE


Greg Norman vincitore di ben 87 tornei, tra cui due British Open, ama dire “ La bellezza del golf consiste in una lunga passeggiata con il putter in mano in mezzo alla natura”. Chi non gioca, sappia che camminare a lungo con il putter in mano significa aver raggiunto il green da una distanza ragguardevole e quindi aver fatto un ottimo colpo! Già, perchè il binomio “golf – natura” rivela l’essenza di questo sport: competere, divertirsi e rispettare l’ambiente. E anno dopo anno, la questione ambientale è diventata per la Federazione Italiana Golf e per i circoli italiani, oltre che un impegno, una vera e propria sfida.
Nel 1999 infatti la Federazione aderisce al progetto europeo di certificazione ambientale “Impegnati nel verde” che intende premiare quei circoli che sanno proporre, anno dopo anno, tecnologie e metodologie, progettazioni e gestioni in grado di sviluppare miglioramenti ambientali.
Da quel momento è stato un susseguirsi di risultati. Già nel 2001 i circoli coinvolti nell’iniziativa sono 53. Ma assicurarsi la “bandierina verde” non è affatto facile. Per esempio, un percorso, per ottenere la certificazione, deve definire un piano di gestione ambientale per la salvaguardia della natura e del paesaggio tramite una corretta gestione delle risorse idriche, del tappeto erboso e dei rifiuti e adottare una serie di iniziative in tema di risparmio energetico, di strategie di acquisto e di riduzione di fitofarmaci e fertilizzanti.. La strada per migliorare il rapporto del golf con l’ambiente è in continua crescita e a partire dal 2009, come spiega Sabrina Verde, dottore di ricerca in Botanica e Paesaggio vegetale e consulente ambientale della federazione, “ci saranno importanti innovazioni come la nascita della certificazione europea promossa da GEO (golf environment organization) volta a premiare e riconoscere l’impegno ambientale intrapreso da un campo.” “Impegnati nel verde” prosegue la responsabile, “diventerà un progetto di più ampio respiro che avrà come obiettivo, accanto alla definizione dei criteri di eco-compatibilità che un percorso dovrà rispettare, la comunicazione e la sensibilizzazione dei circoli sulle tematiche ambientali”.
Le consegne dei riconoscimenti (due le certificazioni previste, nazionale ed europea) sono periodicamente soggetti a verifica indipendente da parte del Comitato Scientifico Nazionale e dell’European Commitee, proprio per garantire la massima obiettività e credibilità. Al progetto partecipano 14 paesi con il patrocinio del Royal and Ancient Golf St. Andrews e della Pga European Tour.
In Emilia Romagna i circoli che hanno aderito all’iniziativa sono attualmente otto: Bologna, Campanino, Cervia, Cesenatico, Cus Ferrara, Fiordalisi, Imola e Matilde di Canossa, due dei quali (Cesenatico e Fiordalisi) hanno ricevuto anche l’attestato di merito.
Insomma, se ci rende orgogliosi un putt per il birdie o un driver a 250 metri, a maggior ragione dobbiamo esserlo sapendo di giocare in percorsi che vogliono essere protagonisti nella conservazione dell’ambiente.

IL GOLF, DIVERTIMENTO E SPORT



Il golf oggi e’ di moda. Se ne parla diffusamente su quotidiani e periodici ed e’ sempre più spesso protagonista o testimonial nelle campagne pubblicitarie di prodotti non solo di lusso. Ma credo che il golf sia altra cosa rispetto a quello che appare dai lustrini e dalle pagine patinate della pubblicità. Cercherò di spiegare perchè. Innanzitutto perché giocare a golf significa entrare in un mondo di emozioni che seguono un preciso ordine. Il bravo giocatore o il vero appassionato sanno cogliere la giusta sequenza tra tecnica e concentrazione, mix necessario, in parti variabili, per circa cinque ore, tanto quanto dura generalmente una gara. La sfida sta nel riuscire a sfruttare il percorso a proprio vantaggio, superando gli ostacoli naturali e… mentali.
Il golf, infatti, offre la possibilità a chiunque di confrontarsi in primis con se stessi e poi con il percorso stesso; non è solo camminare nel verde, ma è una vera attività sportiva che richiede forte concentrazione, coinvolge una serie di muscoli e richiede, se praticata ad alti livelli, una non indifferente preparazione atletica. Se i benefici di una lunga camminata a passo sostenuto (in media quando si fa un percorso di 18 buche si cammina per 10 km) in mezzo al verde, sono risaputi, non bisogna però sottovalutare l'importanza del fattore concentrazione: spesso il gioco assorbe così tanto l'attenzione che la mente si libera. Così al beneficio fisico si aggiunge quello psichico. Quanti altri sport danno altrettanto?
E se è vero che l’essenza di questo sport non è cambiata sin da quando le palline erano in guttaperca e i bastoni in legno, è altrettanto vero che ancora persiste il luogo comune di un tempo che considera il golf sport d’elite (alcuni lo considerano addirittura, e a torto, un semplice “gioco”). Niente di più sbagliato, signori. Oggi, il golf, in moltissimi campi, è diventato accessibile a tutti. Iscriversi a un campo pratica con annesse qualche buca costa spesso meno che frequentare una palestra. Non solo. Grazie alla campagna di “Tesseramento libero” promossa dalla Federazione, è possibile ottenere la tessera federale, senza l’obbligo di iscriversi a un circolo, con soli 99 euro all’anno e imparare così i primi rudimenti di questo sport che, sottolineiamolo, può essere praticato a tutte le età. Per i giovani, per cui costituisce un forte aiuto nella formazione del carattere e dell’autocontrollo e per … i meno giovani che possono mantenersi attivi e allo stesso tempo… divertirsi.
Con un valore aggiunto rispetto agli altri sport: ogni campo è diverso da qualunque altro. Certo non tutti possono avere il fascino dell’Augusta National, sede ogni anno del Master, il primo torneo del grande Slam, memorabile per i suoi green e per quel fatidico laghetto della buca 12 che non finisce mai di fare vittime. O il prestigio del Sant’ Andrews, dove il golf è nato ed è stato codificato e che con i suoi bunkers piccoli e profondi e con un vento spesso micidiale è sicuramente il percorso più famoso del mondo .
Ma vi assicuro una cosa: in tutti i campi del mondo, anche quelli per tutte le tasche, il divertimento è assicurato. Perché tutti, dall’America all’Australia passando per l’Inghilterra e la Scozia, sono accomunati da un elemento: la natura, con i suoi rumori, i suoi sguardi, la sua vita.